Genova nei versi di Guccini


Il respiro del mare, i monti e il dramma del G8. Tra contraddizioni e tensioni sociali, in un’espansione longitudinale.

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A vent’anni dai fatti del G8 di Genova, torniamo, per l’ultima tappa, alla produzione di Guccini dedicata alle città. Oggi ci dedichiamo infatti a Genova.

Genova, schiacciata sul mare, sembra cercare

Respiro al largo, verso l’orizzonte (…)
Genova che si perde in centro nei labirintici vecchi caruggi

(Piazza Alimonda, Guccini)

La canzone Piazza Alimonda è contenuta nell’album Ritratti, pubblicato da EMI nel 2004.

Nel testo della canzone, la città di Genova viene narrata in un frangente particolarmente drammatico della storia recente, il G8 del 2001 appunto.

L’esordio del testo, con quell’opposizione fra spazio asfittico, compresso, e orizzonte libero è una potente narrazione geografica. In tal senso è utile riportare l’analisi del contesto territoriale genovese condotta da Brandolini e Sbardella (2001): Il territorio di Genova (240 km2) si estende lungo la costa tra Voltri e Nervi per circa 30 km, e si sviluppa nell’entroterra, per oltre 13 km (…)La morfologia è in gran parte montuosa, con una fascia litoranea pianeggiante poco estesa, occupata interamente dalla recente espansione degli insediamenti residenziali, industriali, portuali e aeroportuali, su cui si distribuisce la quasi totalità della popolazione di Genova.

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Fuori dal linguaggio letterario e dalla forza espressiva del verso si ravvisa una evidente omogeneità nella lettura e nella descrizione dello spazio fisico: una piena e prolungata apertura sul fronte mare (il Respiro al largo, verso l’orizzonte) a fronte di una compressione del tessuto urbano e antropico, a sviluppo longitudinale, entro i rilievi montuosi retrostanti.   

La Genova di Guccini, forte della strutturata e poliedrica immagine che ne ha restituito anche Fabrizio De Andrè, ha una propria dimensione spaziale caratterizzante non soltanto urbanisticamente ma anche socialmente, i vicoli dell’angiporto – i caruggi-, intrico irrisolvibile di tensioni sociali, gentrification, mondanità e sviluppo turistico agganciato alla valorizzazione, avviata dai primi anni ’90, del cosiddetto waterfront,  che dal Porto Antico conduce fino al grande Faro, La Lanterna impassibile che guarda da secoli gli scogli e l’onda, il monumento che è profondamente inciso nella storia marinara della città e della sua comunità, ne è immagine identitaria.

I paesaggi urbani gucciniani rappresentano esempi per comprendere la sensibilità geografica dell’Autore che, attraverso percezione e narrazione, apre squarci conoscitivi e di approfondimento sul senso del luogo e sul senso dell’uomo nel luogo.

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Bibliografia: Brandolini P., Sbardella P., Caratterizzazione del reticolo idrografico del territorio comunale di Genova a seguito delle modificazioni antropiche, Bollettino della Società Geografica Italiana Serie XII, vol. VI, pp. 199-218, Roma, 2001.

Nota: L’articolo sintetizza alcune delle evidenze pubblicate nel saggio Lazzarotto, Messina, Percezione e narrazione dei luoghi La poetica di Guccini fra prospettive geografiche e applicazioni didattiche, in D’Agostino (a cura di), Percorsi sul pentagramma Geografia, musica e letteratura, Nuova Trauben, Torino, 2018).

Immagine: Genova. Fonte https://snl.no/Genova licenza Creative Commons

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