Amarsi. La prima volta.

Amarsi. La prima volta.

L’amore tossico è il prezzo da pagare quando non ti ami abbastanza da vederti bella e meritevole delle cose altrettanto belle di questo mondo. O può capitare di aggrapparti a una “vittima” che abbandonerai non appena starai meglio.

Mi sembrava doveroso, prima di iniziare una lunga – spero – serie di racconti sull’amore, o meglio dire sulle storie d’amore. Introdurre la rubrica con un argomento spesso sottovalutato nella sfera dei sentimenti, l’amore per se stessi.

La maggior parte dei disastri sismici che alterano il nostro cuore, e di conseguenza il nostro modo di vivere l’amore, nascono proprio dalla mancanza di focus su noi stessi. Sintetizzando, dobbiamo imparare a volerci bene prima di farcene volere dagli altri. 

Sembra anni luce di amor proprio lontano da qui, eppure ricordo ancora con imbarazzo quel momento in cui il più bello dell’istituto, durante una rimpatriata scolastica, decise finalmente a provarci, restituendomi, come nelle migliori delle commedie americane, un secondo di meritata botta di autostima. È durata davvero qualche respiro. Mi sentii inadeguata come un anno prima, persa e rifiondata nei ricordi in cui lui era il bello, io la sfigata. Il prezzo da pagare quando non ti ami abbastanza da vederti bella e meritevole delle cose altrettanto belle di questo mondo

È iniziata lì e avevo 15 anni. Tutto nella norma per quell’età, penserete. Forse anche banale. Ma sarei una bugiarda a dirvi che una situazione simile non si sia ripetuta tante altre volte e in tante altre forme prima di capire che quel senso di inadeguatezza nasceva lì dove moriva il mio volermi bene. Avevo sempre sottovalutato il mantra “ama te stesso” e dato troppo peso al giudizio sociale del “sei sbagliata tu!”.

E anche voi, non mentite a voi stessi: quante volte vi siete sentiti inadeguati a tal punto da diventare qualcosa che non siete mai stati pur di compiacere l’altro? La formula perfetta di un amore tossico. Ah, l’amore tossico! Quanto piacere ci ha regalato e quanto amarci ci ha rubato! 

Crescendo, di storia in storia, ho iniziato a chiedermi se davvero stessi facendo quello che mi occorreva per stare bene. E soprattutto, mi ero mai chiesta cosa mi facesse stare bene? Questa domanda nasceva da un bisogno profondo, rimasto celato negli anni, dal compiacimento altruistico da crocerossina. Sentivo il bisogno disperato di riconnettermi con me stessa, nel profondo e di conquistare auto-consapevolezza. Per una volta, finalmente, non me ne fregava nulla degli altri, ma solo di capire chi fossi per restituirmi al mondo nella versione più autentica (e chi-se-ne-frega del giudizio degli altri!).

Chi sono? Da dove vengo e perché? Cosa mi piace mangiare? Fare? Dire? Ho voglia di silenzio o di musica? Sembra assurdo, ma spesso la consapevolezza di sé, fatta anche di queste semplici domande, la si acquisisce dopo anni di esperienze di vita… ma “è ok così”.

Tutte le cose migliori hanno bisogno di tempo per maturare.

Non ci regalano alla nascita l’intelligenza artificiale con la risposta giusta e pronta per ogni occasione. Anche perché la quotidianità non è una formula matematica composta di risposte giuste, sbagliate, o soprattutto di scelte giuste o sbagliate (a tal proposito, diffidate sempre da chi vi dice cosa sia giusto o meno, salvo in caso di oggettive urgenze, o reale pericolo). Conta soltanto quello che ci fa stare davvero bene.

Cosa significa stare bene? Saper dire di “no” senza obblighi o sensi di colpa; saper mandare a f*****o qualcuno che ci sta usando; scegliere il pigiama, il divano e rimanere a casa a godersi il silenzio con se stessi; e molte altre cose che solo noi vogliamo, prima di tutti e tutto il resto.

Decidere di amarsi è un atto di consapevolezza, un dono meritato che spetta ad ognuno di noi, ma anche un dovere per chi ci circonda oserei dire. Amarsi è un bene per sé e per gli altri e vi dico perché. E’ facile pensare che chi non si vuole bene sia di default una vittima indifesa alla mercé dell’egoista di turno, ma occhio alla trappola. È vero che quando si cerca amore nell’altro per colmare dei vuoti affettivi o esistenziali è più probabile trovare qualcuno che si approfitti delle nostre debolezze (qualcuno narcisista o con un esasperato amor proprio, ma ne parleremo nei prossimi articoli). Ma non è l’unico scenario possibile.

Quando non siamo consapevoli di cosa vogliamo e ci spingiamo nella ricerca disperata di qualcuno da amare a tutti i costi prima di noi stessi, può capitare di aggrapparci a una vittima di cui ci stiamo approfittando e che abbandoneremo non appena staremo meglio, o appena avremo risolto i nostri conflitti interiori.  

Insomma, amarsi è cosa bellissima. Quando inizi non finisci più.

Il senso di inadeguatezza torna? Si, anche il sentirsi sbagliati e la crisi interiore che ti porta a non sapere se essere te, una maschera, o semplicemente sociopatico. Ma quando saprai ascoltarti, allora questo momento sarà solo una parentesi, a volte necessaria. Le crisi diventeranno un luogo utile a capire nuove cose di te e ti permetteranno metterti in discussione. Imparerai a vivere i momenti di vuoto e anche lì troverai spazio per ascoltare il tuo silenzio e affrontare il buio come risorsa, non come mostro. Capirai che, oltre ogni cosa, ci sei tu, la tua libertà, l’autenticità di essere e mostrarti per ciò che sei, nel bene e nel male.

A proposito di crisi, proprio in questo periodo, in un momento di down emotivo, un mio amico mi ha suggerito una lista di cose che riporto qui, perché casca a pennello con il mio augurio finale: 

«Fai le cose che realmente ti piacciono.

Non appesantire troppo le vicende della tua vita. 

Non dare troppo peso alle cose che ti mancano, perché esisti tu e non TU in conformità degli altri.

Non appesantirti troppo neppure con le vicende familiari, ognuno segue il proprio destino e noi non abbiamo tanto potere in merito. 

Cerca di essere più egoista e pensa a te stessa.

Vai al mare d’inverno, o in montagna.

Fo******ne delle c****te che le persone dicono in giro. 

Esci, se ti va. 

S****ti chi vuoi, se ti va 

Innamorati, se ti va».

Aggiungo: butta via quei sensi di colpa, sentiti leggero e amati. 

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L’immagine dell’articolo è ad opera del disegnatore “Skid Em All” (www.facebook.com/skidemall)

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